The Second Version

25/07/07

Rischiare la Pelle (Altrui)

Per una volta stamattina ho avuto cinque minuti di tempo prima che arrivasse l’ora di andare al lavoro, e li ho passati guardando un po’ di TG del mattino.

Mi pare fosse Rai 1, c’era il sindaco di Monterotondo che si lamentava del fatto che la Protezione Civile non abbia immediatamente soddisfatto la sua richiesta di inviare aerei Canadair per spegnere gli incendi boschivi che stanno devastando il territorio del suo comune. Motivo del diniego, il fatto che la flotta di Canadair era ferma a terra per ispezioni di sicurezza dopo l’incidente di ieri o l’altroieri che ha causato la perdita di un velivolo e la morte del pilota. Il sindaco ha quindi concluso il suo intervento con parole del tipo “Penso che in una situazione del genere bisognerebbe rischiare”.

Certo dal suo punto di vista rischiare i Canadair costa ben poco: i piloti da esporre al pericolo non sono né parenti né amici suoi; e se mezzi del valore di milioni di euro vengono distrutti, paga Pantalone (cioè, tutti noi cittadini); non certo il sindaco che ha preteso l’intervento aereo.

Ormai questo atteggiamento – chiedere e pretendere che lo stato tolga ogni castagna dal fuoco, facendo ricadere rischi e costi sulla collettività – non mi stupisce più, ma qualche volta riesce ancora ad arrivare a livelli che mi colpiscono in qualche modo.

Per contrastare gli incendi boschivi bisognerebbe poi prendere qualche nuova strada. L’uso di uomini a terra e mezzi aerei è ben collaudato, ma anche mostra limiti evidenti. L’esperto di esplosivi e demolizioni Danilo Coppe ha invece proposto nuovi sistemi di lotta: cordoni esplosivi per creare rapidamente strisce tagliafuoco e strade d’accesso, ed anche bombe che ricoprono una certa area di polvere estinguente.

Le bombe antincendio sono per me molto interessanti. Si possono comunque lanciare con mezzi aerei, ma da quota più alta (costruire una sorta di cluster bomb guidata sarebbe un passo relativamente breve, poi) che non costringa i piloti a pericolose manovre a bassa quota nel fumo e correnti ascensionali degli incendi. Sarebbe poi possibile sparare queste bombe da mortai a terra (anche ad aria compressa, eventualmente), così che gli uomini possano tenersi a distanza di sicurezza dalle fiamme. Ma a parte la naturale resistenza istituzionale a cambiamenti così radicali, l’uso di esplosivi in ITalia è costretto da tante e tali pastoie burocratiche da diventare pressochè improponibile per la lotta agli incendi.

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