The Second Version

26/11/07

Sull' Attenti

Non so se gli amici ed i familiari di Daniele Paladini leggeranno mai queste parole, ma mi sento in dovere di scriverle comunque.

Il vostro caro non è morto invano. E' caduto per una buona causa; è morto per qualcosa di giusto e nobile - per un Afghanistan migliore e contro la barbara violenza dei Talebani. Il vostro dolore è una reazione umana, ma quando esso sarà passato, potrete essere orgogliosi della vita e del sacrificio di Daniele. Non permettete che i vili e deboli - quando non complici del nemico - disfattisti vi convincano di essere vittime, o peggio ancora malvagi guerrafondai. Avete l'orgoglio e l'onore, avrete la memoria e la gratitudine di quegli Italiani che ancora credono nel valore militare.

And now a question for Mark Stein: Was Paladini "manning the photocopier back at the base", huh?

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1 Commenti:

  • Mi spiace che sia morto, mi spiace che venga sfruttato per discutere se restare o meno in Afganistan, mi spiace che vi sia differenza fra intervento Nato ed intervento militare discusso in corte ONU, mi spiace che il terrorismo ancor'oggi colpisca, mi spiace che Rawa.org continui a documentare gli abusi su donne e bambine in Afganistan da parte dei fondamentalisti, mi spiace che la richiesta di ritiro militare corrisponda ad un colpo di spugna da parte degli stessi che amano liberalizzare l'oppio afgani e non (un po' come per la birmania ...dove la soluzione NATO sta producendo 0 risultati per deporre la dittatura), mi spiace che ci siano ancor oggi critici che sanno criticare l'interventismo e non sanno proporre soluzioni (non che l'interventismo dia dei bei risultati, tuttavia sempre migliori delle soluzioni NATO/ONU come in Birmania).

    Di Anonymous Anonimo, Alle 26/11/07 15:37  

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