The Second Version

10/02/08

La Posta in Gioco

Aribandus ha scritto un articolo sul waterboarding, dove descrive in dettaglio la tecnica e quindi afferma:
Credo che, con il fine di salvare migliaia (se non centinaia di migliaia) di vite innocenti dalla mano stragista di folli barbari che nemmeno di fronte ai bambini (li ammazzano e li addestrano a morire) si fanno scrupoli, sia pienamente giustificabile.
Non ho mai nascosto di essere d'accordo con questa visione, e l'ho ribadito nei commenti al post. Presto però è arrivato il previsto commento critico:
i vostri commenti sono agghiaccianti,prima di pensare alla posta in gioco pensate a chi sono questi presunti terroristi,dove sono stati catturati su quali basi,non stiamo parlandodi soggetti dichiarati colpevoli da un regolare tribunale.Ma di spietate torture sulla base di una presunzione. Se avesse avuto qualsiasi tipo di contatto con un iraqueno potreste essere voi con quel capuccioin testa.senza prove,Enjoy it!
Perchè dico previsto? Perchè ormai questi commenti sembrano fatti a stampo, sia come forma che contenuto. Le stesse idee ingenue, imbelli e buoniste espresse con lo stesso italiano sgrammaticato e la stessa confusione di concetti. Ogni benedetta volta. Non è gente che ha poca padronanza dell'italiano, ma addirittura dei propri pensieri.

Ma senza indugio, esaminiamo i diversi punti sullevati nel commento - non tanto perchè valga la pena dibattere quel preciso interlocutore, ma perchè tutta la discussione su quale trattamento riservare agli jihadisti ed altri combattenti irregolari ha implicazioni importanti.

i vostri commenti sono agghiaccianti,prima di pensare alla posta in gioco
Un minimo di rispetto per la nostra lingua - come l'uso corretto delle maiuscole e della punteggiatura sarebbe apprezzabile, ma non formalizziamoci. Essere in grado di controllare il ricorso alla violenza è un segno di civiltà, ma essere incapaci di usare violenza significa essere imbelli - ergo, non trovo per niente agghiacciante l'uso della violenza in situazioni estreme.
Quando poi la posta in gioco sono le vite di molte persone ed il destino di intere nazioni, perchè non dovremmo considerarla? Penso che sia immorale subordinare la vita di molti al benessere di pochi nemici dichiarati.

pensate a chi sono questi presunti terroristi,dove sono stati catturati su quali basi,
Povere vittime dell'uomo bianco, penso sia quello che la commentatrice vuole insinuare. Ma vorrei che per una volta questi personaggi la smettessero di criticare e basta per passare a fare delle proposte concrete. Sentiamo, quale metodo si può usare in pratica per accertare quali siano terroristi e quali no? Tenendo presente però quali requisiti tale metodo deve avere - per fare una lista parziale: essere abbastanza rapido da potere essere applicato sul campo di battaglia; non esporre le fonti ed i canali di intelligence dalle quali provengono le informazioni usate per la decisione; stabilire quale rapporto falsi positivi/falsi negativi sia accettabile. Suona complicato? certo che lo è.

non stiamo parlandodi soggetti dichiarati colpevoli da un regolare tribunale.
Va bene, allora ditemi quale giurisdizione, quale tribunale. Un tribunale civile - nel caso delle operazionin in Iraq ed Afghanistan, uno irakeno o afghano? Un tribunale militare istituito dagli stessi paesi? Un tribunale militare americano o della coalizione? Uno internazionale? Queste udienze dovrebbero assomigliare di più ad un processo vero e proprio, o ad un'udienza preliminare?

Ma di spietate torture sulla base di una presunzione.
Quanto il waterboarding sia spietata tortura lo lascio decidere ai miei lettori, facendo anche il confronto con le tecniche di tortura descritte nel manuale di al-Quaida che Aribandus ha linkato. Ma supponiamo che alcune persone siano state catturate mentre piazzavano mine comandate a distanza (odio l'acronimo IED): dobbiamo continuare a supporre che si tratti di terroristi* oppure ce n'è una ragionevole certezza?

Se avesse avuto qualsiasi tipo di contatto con un iraqueno potreste essere voi con quel capuccioin testa.senza prove,Enjoy it!
Avesse - terza persona singolare
Aveste - seconda persona plurale.
Eppure, io ho la ragionevole certezza che la maggiora parte delle persone che hanno contatti casuali in irakeni non finiscono per essere interrogate dalla CIA o chi altri. Forse perchè il waterboarding è riservato a soggetti di un certo valore?
Segundo l'ingarbugliato filo logico del commento, potremmo concludere che quando si hanno abbastanza prove, si può procedere all'interrogazione coercitiva. O almeno così uno potrebbe pensare, ma in un altro commento la risposta è stata che no, naturalmente non si può fare.

Passiamo ad un'analisi ancorata alla realtà, per favore.
L'obbiettivo dichiarato degli jihadisti è quello di estendere il dominio della lor particolare versione di Islam inizialmente su tutte le terre mussulmane - ed eventualmente su tutto il mondo. Per fare ciò sono disposti ad usare qualsiasi mezzo, ma sembrano avere una predilizione per la massima brutalità possibile.
Gli estremisti islamici per una buona parte non sono mammolette; sono invece persone dure, addestrate ed animate da una ferrea volontà fanatica. Non è per niente facile trattare con loro, ed infatti corre voce che alcuni interrogatori che usavano metodi "dolci" siano rimasti traumatizzati.
Le loro reti sono chiuse e difficili da infiltrare, e la struttura a cellule con una scarna catena di comando rende difficile mapparle (stabilire quali siano i membri e chi sia connesso con chi).

Gli jihadisti poi non corrispondono per niente al profilo dei soldati regolari: non si riconoscono in stati nazionali, ma soltanto nella loro ummah; non rispettano alcuna legge di guerra a parte le loro stesse e non concepiscono la distinzione fra civili e combattenti - tranne che quando diventa utile per scopi di propaganda.

Applicare sia le procedure della giustizia criminale che il trattamento dei soldati regolari a quelli che invece sono combattenti irregolari è inutile se non controproducente.

C'è poi qualcosa a riguardo della tortura che a molti sfugge. Parlando di tortura, ai più vengono in mente le immagini di processi per stregoneria ed eresia, nei quali - distorsioni romanzesche a parte - lo scopo della tortura era quello di ottenere una confessione che facesse da giustificazione a posteriori per una sentenza che era già molto probabile a priori. Chi veniva accusato di stregoneria od eresia aveva una scarsa probabilita di salvarsi, tortura o no. Invece, lo scopo dell'interrogazione coercitiva moderna è completamente diverso: viene usata per ottenere informazioni - la mappatura delle reti di combattenti; i canali di finaziamento e rifornimento di armamenti; i nomi ed i comportamenti dei reclutatori, le posizioni dei covi eccetera. Le informazioni ottenute dagli interrogatori possono essere verificate in modo abbastanza rapido - per cui, gli interrogati non se la possono cavare dicendo qualsiasi cosa.

Questo significa pure che le tecniche "dure" non sono usate per ogni Mohammed Achmed che viene catturato, ma solo con chi si ritiene ragionevolmente (nei limiti della confusione tipica della guerra) che conosca informazioni importanti e, ovviamente, non si convince a parlare con metodi più teneri.

Per finire (è quasi l'una di notte...), c'è quella piccola questione dell'onore e reciprocità. Si combatte da gentiluomini con i gentiluomini, ma da belve con le belve. Perchè la purezza morale serve a poco da morti.

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