The Second Version

05/06/08

Nucleofobie

Come al solito la notizia dell'incidente - o meglio, secondo la normativa slovena, "evento inusuale" - nella centrale nucleare di Krsko è sbandierata su tutti i media. Ma diventa difficile capire capire cosa sia realmente successo, anche se alcuni (La Repubblica, pensa un po') fanno un lavoro migliore di altri.

Meglio tentare di risalire alle fonti primarie, quindi. Viene subito in mente di consultare la IAEA, ed infatti già in homepage vi si trova il comunicato stampa. Secondo le informazioni che la Slovenian Nuclear Safety Administration ha fornito, gli operatori dell'impianto hanno notato una perdita di liquido di raffreddamento dal circuito primario (una situazione che è potenzialmente pericolosa, se non viene affrontata propriamente), ed hanno quindi deciso di spegnere manualmente il reattore. La perdita non ha causato nè dispersione di materiali radioattivi nè altri effetti al di fuori del sito.

A sua volta la SNSA ha diversi annunci sul suo sito web; il più recente ribadisce che il reattore è stato spento completamente alle 20:10 dopo che la perdita era stata notata alle 15:07. La perdita si è verificata vicino alla pompa di circolazione del liquido di raffreddamento, ma è rimasta all'interno del contenimento (che sta intorno al reattore proprio per queste eventualità); non si sono verificate nè dispersioni radioattive nè danni al combustibile nucleare. Per questi motivi, l'incidente è stato classificato come evento inusuale, che non presenta alcun rischio per il pubblico nè per il personale dell'impianto.
Per riparare il guasto il reattore dev'essere spento e freddo, per cui ci vorrà almeno qualche giorno.

Se poi pensate che le autorità slovene stiano mentendo, affare vostro. Dalla descrizione dei fatti non c'è alcun pericolo - anzi, la dimostrazione che centrali nucleari costruite ed operate a dovere possono superare guasti senza problemi.

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