The Second Version

25/02/09

No Worries

Nothing bad happened that caused me to stop posting; I am only quite busy in a place far away.

Just a few more days of waiting before full details will be disclosed.

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13/02/09

Criminology At Home

The other day, by accident, I discovered a method to alter fingerprints temporarily.

I will not give details except that the method involves a can of polyurethane foam and a solvent for the stuff, and its effects will last a few days.

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11/02/09

Effetto Serra della Verdura

Il Corriere ha pubblicato un paio di giorni fa un altro articolo sedicente scientifico che però manca parecchio il bersaglio.
Effetto serra: smentiti i «negazionisti»
Almeno negazionisti è fra virgolette, ma un dispregiativo del genere non si adatta molto all'immagine di un giornale imparziale ed autorevole.
Più nel merito, nessuno sano di mente ed un buona fede nega l'esistenza dell'effetto serra; i dubbi invece sono riguardo l'impatto delle attività umane sul clima terrestre. Una distinzione importante che però troppi non colgono.
ROMA - Che cosa succede ai ghiacci artici, si stanno espandendo o ritirando? La risposta è inequivocabile: nello scorso mese di gennaio è stata misurata un'estensione superiore a quella del gennaio 2008; ma, considerando la statistica sugli ultimi 30 anni, il fenomeno della riduzione complessiva è confermato e non bastano alcune settimane di intenso freddo con abbondanti precipitazioni nevose ad affermare che si sia invertita la tendenza.
Niente da obbiettare su questo passaggio.
I «NEGAZIONISTI» DELL'EFFETTO SERRA - Riflettere sui dati forniti dal NSIDC è quanto mai opportuno, dopo il clamore sollevato un mese fa da alcuni scienziati negazionisti dell'effetto serra, secondo cui i ghiacci artici erano tornati quasi ai livelli del 1979, contraddicendo gli allarmi di quanti, invece, sostengono il loro continuo regresso.
Di nuovo il termine dispregiativo, ed applicato a sproposito: la discussione è sull'estensione dei ghiacci antartici, ovvero un piccolo sottoinsieme di tutti i fenomeni che compongono il clima terrestre. E' comunque vero che chi ha parlato di ghiacci tornati al livello del '79 ha preso una cantonata.
Di fatto, tirate le somme relative al mese di gennaio 2009, è risultato che la massima estensione dei ghiacci marini artici è stata di 14,08 milioni di km quadrati. Essa, pur risultando 310 km quadrati maggiore rispetto a quella del gennaio 2008, rimane tuttavia ben 760 km quadrati inferiore alla media di riferimento calcolata sul periodo 1979- 2000 (sempre relativa al mese di gennaio).
Mi sembra che manchi qualche zero in questo paragrafo: è improbabile che si possa parlare di differenze soltanto di qualche centinaio di chilometri quadrati; più realisticamente si tratta di centinaia di migliaia. Comunque, il 2007 ha visto uno scioglimento record dei ghiacci artici, al quale sono seguite previsioni castrofiche per il 2008, come un Polo nord libero dai ghiacci. Previsioni che non si sono avverate, ed anzi durante l'inverno c'è stato un amuneto molto rapido della superfice gelata; secondo i dati NSIDC ora ci troviamo leggermente al disopra del valore del Febbraio 2007, ma sempre sotto la media 1979-2000.
TENDENZA TRENTENNALE - D'altra parte, se si guarda la curva che rappresenta gli alti e bassi stagionali dell'estensione dei ghiacci artici nell'ultimo trentennio, cioè da quando si dispone di dati raccolti dall'orbita terrestre grazie ai satelliti artificiali, è evidente la tendenza alla diminuzione, malgrado alcune brevi fasi di recupero.
Vero anche questo, ma di nuovo non c'entra molto con l'intenzione di dimostrare che la "negazione" dell'effetto serra è sbagliata.
Anche la valutazione che il pianeta si stia complessivamente avviando verso una fase relativamente più fredda è prematura poiché, come si vede in questi giorni, all' inverno rigido in alcune parti dell'emisfero settentrionale, si contrappone un'estate rovente in parti di quello meridionale, come dimostrano le eccezionali ondate di calore in corso in Australia.
Ondate di calore che non coinvolgono però tutto il continente australiano, che sia pure vasto è solo una piccola parte dell'emisfero meridionale.
Insomma, come fanno giustamente notare i climatologi più avveduti, non bisogna far confusione fra meteorologia e climatologia: qualche ondata di freddo in qualche parte del mondo non cancella la realtà del riscaldamento globale e le tendenze si possono cogliere solo valutando l'andamento dei vari parametri sui lunghi periodi.
Eppure, sono più che altro i sostenitori del riscaldamento globale antropogenico che presentano ogni ondata di caldo/freddo/pioggia/siccità come prova dell'apocalisse prossimo venturo e della necessità di intervenire radicalmente subito sulle emissioni di CO2.
Sembra poi che questo riscaldamento globale si stia avviando ad essere la perfetta affermazione non falsificabile. Se "qualche ondata di freddo in qualche parte del mondo" non basta, cosa ci vuole allora per smentire l'idea del riscaldamento globale? Una nuova glaciazione, oppure anche durante quella i "riscaldisti" ci diranno che comunque le temperature sono destinate ad aumentare di nuovo?

Utonto Tipico

Quello che butta il suo portatile in discarica senza cancellare un singolo file personale, senza proteggere il sistema operativo con una password, ed addirittura lascia MSN Messenger in avvio automatico con nome utente e password memorizzati.

Chi ha bisogno di hackers con questa gente in giro?

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09/02/09

Finalmente è Finita

Eluana Englaro (o quello che rimaneva della persona che una volta era Eluana Englaro) è morta.

Non che io ne sia contento, ma per dire la verità sono indifferente. Almeno presto finirà il bombardamento mediatico, e finirà l'indecoroso spettacolo dei politici che cercano di segnare punti su di una tragedia che dovrebbe essere prima di tutto privata.

Finirà l'increscioso spettacolo del tentare di passare una legge in pochi giorni, una legge fatta ad hoc (ad personam?) per un singolo caso ma che finirebbe per coinvolgere tutti gli italiani.

Finalmente.

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07/02/09

Saturday Night Musings

If I ask the question "What's the best way to kill your worst enemy?", I'll probably receive answers that degenerate in a feast of sadism more worh of a Japanese gorn movie.

Yes, there can be some satisfaction in decapitating you enermy using only nail scissors, but let's face it: that's a tremendously inefficient course of action.

If I wanted to kill my eventual worst enemy, I'd use a precision rifle in .338 Lapua and optics set to 200 meters at least, no fooling around.

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05/02/09

Autocontraddizioni

Guardate con quale capolavoro ci delizia il Corriere, nel paragrafo cerchiato in rosso:
In un solo paragrafo, le ronde prima "dovranno essere armate", poi "non dovranno essere armate". Aristotele si starà rivoltando nella tomba.

Va bene, è chiaro che si tratta di un refuso, ma è comico lostesso.

Sempre che non ci siano altri refusi di mezzo, nell'ultimo pragrafo si legge che secondo le nuove norme approvate dal Senato "chiunque venda bombolette spray a minorenni con vernici non biodegradabili sarà punito con una sanzione amministrativa fino a mille euro". Se conoscete una norma più idiota e demente, più difficile da applicare e meno efficace per favore fatemelo sapere.

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Insipient Knowledge

I am completely fed up with the kind of knowledge too many people display. Online discussions are the worst offenders, but cases of this intellectual pathology are rife in real life as well.

I am fed up with notions - actually exact in themselves - picked almost randomly here and there and heaped without any regard for their connections or lack thereof, and the disdain for a coherent and cogent scheme of things (or narrative or paradigm if you like) able to provide context and relations for the various notions.

And of the same randomly acquired notions hastily put together without the binder of logic - the only safeguard against contradictions and fallacies.

The terrible conclusion when I see that widespread insipience is that two entire generations have been taught not how to think and reason properly, but instead what they should think under a sprinkling of facts collected in a haphazard manner.

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04/02/09

Il Bisogno di Odiare

Spesso leggo Il Pensatore, e mentre mi trovo in disaccordo con l'autore anche su certe questioni importanti, lo ritengo una lettura piacevole: Caruso è un buona polemista politico, e si diletta ad andare là dove quasi nessuno dell'intellighenzia osa - ad esempio, attaccare il santo Travaglio.

Però quello che mi colpisce di più sono i commenti. Molti articoli su quel blog raggiungono una cinquantina di commenti, e quasi sempre una buona metà sono crudi, triti e puerili insulti al proprietario del blog o a Berlusconi - anche quando il post nemmeno nomina il Cavaliere, o addirittura si tratta di una critica anche feroce alle decisioni del governo.

C'è poi chi nei commenti risponde per le rime agli insulti - che vengono iniziati nei tre quarti dei casi da sinistra - e pochi sparuti lettori interessati ad una discussione anche accesa ma produttiva.

L'idea che mi sono fatto è che in certi circoli non è sufficiente criticare Berlusconi o non condividerne le decisioni. No, bisogna odiarlo, con un odio appassionato, profondo e personale per entrare nella cerchia degli eletti. E chi non accetta il dogma è necessariamente un agente del demonio di Arcore.

Berlusconi si odia come se fosse la persona che vi ha rapito nonna e cane per sacrificarli in stile azteco ad una oscura divinità che gli concederà non solo la presidenza del consiglio a vita, ma anche un lifting permanente e villa con vista sulla valle del Lete. Orrore e raccapriccio.

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02/02/09

La Diminuzione del Guadagno

Il concetto di diminuzione del guadagno (dimishing returns) fu sviluppato già da Malthus alla fine del '700. Malthus si sbagliava sull'aumento della popolazione umana, ma non sulla diminuzione del guadagno.

In termini semplici e molto generali, la diminuzione del guadagno significa che, oltre una certa soglia, le prestazioni di un sistema non migliorano in modo proporzionale agli investimenti fatti, ma in maniera minore.

Anche questa legge si può applicare ad una vasta gamma di fenomeni, a partire dall'economia (da dove scaturì la sua formulazione) al rendimento delle macchine termodinamiche.

In generale, si ha che quando il sistema (poniamo, un generatore di vapore) è molto lontano dalle sue massime prestazioni ideali bastano alcuni accorgimenti relativamente semplici per ottenere molto; nel nostro caso, un rivestimento isolante in semplice lana di vetro farà miracoli. Successivamente però sarà necessario intervenire su dettagli sempre più fini - ad esempio, materiali isolanti con maggiori prestazioni e grande cura nel sigillare tutte le fessure.

Si arriverà quindi al punto che ulteriori costosi interventi produrranno aumenti soltanto impercettibili delle prestazioni, e quindi nessun apprezzabile risparmio economico od energetico. Se nella prima parte della curva un investimento di 100 poteva aumentare le prestazioni di 50, vicino al limite ideale lo stesso investimento può aumentare le prestazioni a malapena di 5.

Oppure pensate ad un animale predatore: spendere molta energia per catturare piccole prede poco sostanziose non dà molto gudagno e potrebbe anche risultare in una perdita.

Il punto esatto della diminuzione del guadagno è difficile da determinare, in parte perchè l'avvicinamento alle prestazioni ideali è asintotico e quindi non c'è un punto matematicamente definito come invece sono massimi, minimi, flessi od intersezioni di curve. Inoltre, la posizione di questo punto dipende in misura variabile da molti fattori ed è anche soggetto a compromessi fra priorità contrastanti. Nel caso del nostro generatore di vapore, si può avere che la sostituzione del materiale isolante diventa conveniente solo al di sopra di un certo prezzo del combustibile, tanto per fare un esempio banale.

Anche quella della diminuzione del guadagno è una legge di natura; non così ferrea come quelle della fisica, ma sempre all'opera.

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