The Second Version

19/03/09

La Regola del Sacco da Pugile

Aribandus mi fa pensare alle ultime manifestazioni violente degli studenti di sinistra, ed alla loro reazione al commento di Brunetta - ovvero, che il ministro si dovrebbe dimettere.

A gran parte degli estremisti politici piace picchiare, si, ma il sacco da pugile. Quando invece hanno di fronte un nemico che reagisce e picchia a sua volta, parecchi trovano il combattimento molto meno divertente.

Vogliono giocare alla guerra, ma con delle regole tutte particolari. La prima è che il nemico sia un sacco da pugile, ovvero che non reagisca. La seconda è che se una reazione ci deve proprio essere, essa non vada oltre un certo livello di forza scelto dagli estremisti stessi. Se no, ci si va a lamentare con l'arbitro che quello che il nemico ha fatto "non vale".

Come si faceva da bambini.

Dovrebbe essere ovvio che chiedere al nemico di fare il sacco da pugile è una colossale idiozia, anche senza avere letto Clausewitz o Victor Davis Hanson. Alla fine, anche ogni celerino a livello individuale manifesterà l'umano istinto del reagire ad un'aggressione; se poi ci aggiungiamo gli ordini ricevuti, lo spirito di corpo ed altre dinamiche di gruppo, diventa chiaro che tirando sassi alla polizia si finisce facilmente per prendere delle manganellate. Soltanto gli estremisti politici, che vedono il mondo attraverso un filtro ideologico, non se ne accorgono.

Un tempo c'era lo slogan "Contro il potere, lotta dura senza paura". Ora sembra sia diventato "lotta dura, ma senza farsi troppo male".

Ormai il radicalismo di sinistra - e pure di destra* - sono più per studenti borghesi annoiati che per veri rivoluzionari, quelli disposti a combattere sul serio per la loro causa ed accettarne tutte le (spiacevoli) conseguenze.

E questo è un bene, ma il male è che l'estremismo islamico sembra fatto su misura per chi vuole far la guerra davvero invece che giocare e basta.

*Fra i neofascisti forse si trovano più operai frustrati che borghesi annoiati, ma è l'unica differenza.

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2 Commenti:

  • Ricordo che qualcosa dei simile la notava già Yukio Mishima osservando negli anni '70 le manifestazioni studentesche giapponesi.

    Ci tengo a fare un piccolo disclaimer: Mishima che è stato uno degli idoli della destra Italiana negli anni passati, a me non piace. Ne' come scrittore ne' come pensatore, ne' come persona. Tuttavia leggendolo quà e là alcune osservazioni intelligenti le ho trovate.

    Di Anonymous Anonimo, Alle 22/3/09 17:43  

  • E' la prima volta che sento parlare di questo Mishima a dire il vero.

    Una veloce ricerca su Internet... e si, non è proprio una persona degna di ammirazione.

    Comunque non penso che la mia osservazione sulle manifestazioni studentesche si particolarmente acuta; dovrebbe essere alla portata di chiunque sappia osservare il mondo intorno a sè.

    Di Blogger Fabio, Alle 22/3/09 22:37  

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