The Second Version

31/05/10

Farlocchi di Mare

Quando una banda di farlocchi multinazionali, collegati ai soliti sospetti pro-palestinesi, e probabilmente anche ad Hamas e compagnia, tenta di violare un blocco navale israeliano, deve aspettarsi una reazione di forza.

Se poi i pacifisti sulla nave tentano di linciare i soldati che l'hanno abbordata, allora che vengano presi a fucilate fa parte dell'ordine naturale delle cose.


Le forse israeliane hanno sbagliato? Si, nel tentare di abbordare le navi che tentavano di forzare il blocco. Avrebbero dovuto intimare l'alt, poi sparare cannonate di avvertimento, ed infine se necessario sul bersaglio.

Ripensandoci, probabilmente parte dei passeggeri della flottiglia di provocazione erano farlocchi pieni di buoni sentimenti umanitari. Ma quelli che hanno attaccato i soldati israeliani erano preparati al combattimento e determinati ad usare violenza. Non mi sorprenderebbe sapere che questi soggetti hanno contatti con movimenti estremisti islamici eccetera.

Aggiornamento: Un secondo esempio della resistenza passiva e fiori nei cannoni che hanno dato il benvenuto ai soldati israeliani sulla Mavi Marmara.

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29/05/10

Truth and Handles

"You cannot handle the truth!" is the famous line uttered by Col. Jessep (Jack Nicholson) in the movie A Few Good Men.

While in the movie that line of defence di dnot work, I think the statement is valid: there are some truths in this world that not everybody can handle. For many different reasons, but they still are hard to handle.

The specific case is the whole Deepwater Horizon / Macondo 252 disaster. There are a few ugly, hard truths there.

One is, the oil flow in the Gulf of Mexico is variable, cannot be measured exactly and any estimate is subject to severe uncertainty - more than mainstream media can handle(1), for sure.

Another - the main one - is that BP is proceeding by trial-and-error in its attempts to bring the gushing well back under control (before at least one relief well can be completed, but nobody seems to be inclined to accept that eventuality). And considering the difficult environemnt in which those attempts have to be carried out, I don not know if there is any other way.

Yes, it was easy to point out the clogging risk for the first dome, but much more difficult to come up with feasible solutions. The "top kill" operation has failed? Difficult to tell: apparently BP is trying the use of different shapes and sizes of "junk" in order to achieve enough restriction of upward flow, but all this takes time and indeed is trial-and-error.

Only those who have some knowledge of oilwell issues - or are willing to learn - can handle the ugly truths above. Most of the public cannot grasp the reality of the situation, and they only to want the oil leakage to be stopped, like... yesterday. Even the President of the USA seems to be in this party, or close to it.

There is another group of people who know how to handle the ugly truths, but for malignant use. It is the ones accusing BP of lying more or less since day one, the ones who would like to see the CEO of BP executed (for what crimes, it is not known). They are ready to use any admission of failure to accuse BP of incompetence or even of deliberately letting oil spill out. At the same time, any optimistic statement is seen as a proof of BP lying to the public.
Is there an obligation to be open and transparent towards your enemies?

Moreover, whenever there is an occasion there will be hosts of people offering a number of solutions to the problem that go from being in good faith but unworkable, to patently absurd - and those often come in a package with fantastic conspiracy theories as to why those solutions are not implemented.

Would I like BP to be more open and transparent? In an ideal world, yes. But I know that organizations of people, always, anywhere, try to spin news at their own advantage - honesty is appreciated because it's rare.

And in this real world, letting the public know everything would not help one bit with the well control efforts, neither the cleanup efforts. In fact it may even complicate things further by putting more pressure to perform rapidly on BP and the others involved - when the disaster occurred because BP wanted to complete the well in haste in the first place.

I have heard of talks of handling the well control operations to the US Navy: what experience does the Navy have with oil wells? They can destroy them if required, but control blowouts? Never heard of that.

(1) All journalista excluding a few scientific divulgators appear intellectually unable to understand what uncertainty is.

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E Allora Ti Attacchi e Tiri

Che altro si può rispondere a chi si comporta in questa maniera?
Siamo musulmani, in un istituto gestito da suore non potremmo pregare, non saremmo liberi di rispettare i nostri precetti». Con queste parole Hind, la figlia di Abdelrahim Gourich, il marocchino di 46 anni che lunedì per evitare lo sfratto aveva minacciato di impiccarsi legando una corda al balcone, ha rifiutato l’offerta dei servizi sociali del quartiere San Donato di una sistemazione provvisoria alla Casa di accoglienza delle Missionarie di carità in via del Terrapieno.
Allora arrangiatevi, le nostre pubbliche istituzioni non sono fatte per finanziare i vostri precetti religiosi.

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27/05/10

Gimme Volume

The whole Deepwater Horizon affair (which now seems to be thankfully close to a massive improvement) brought a lof of discussion about flow rates.

Flow rates from the oi leaks were generally expressed in barrels per day (bpd) and sometimes in gallons per day (gpd). So I went and took a look at American volume units, and holy cow, those are a real mess.

A barrel is... well, it depends: oil barrel - 42 gallons; other barrels may vary. But 42 is not basis 12, nor 2, neither 10: it's just a number pulled out of god-knows-where.

And a gallon? Not related to cubic foot, neither inch - 231 cu. in, what is that?

Same for the barrel, no relation to cubic yard.

Not only Americans use units which are more or less closely equivalent to the British ones (before the tidying up of 1824), but apparently every field of technology over there has its own units.

Yes, that may be because they are more free. But the freedom to complicate things unnecessarily is something I can renounce, really.

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25/05/10

Cenni Sulle Trivellazioni Petrolifere

Prima di poter discutere in modo sensato del disastro della Deepwater Horizon (o Macondo 252, visto che l'origine dell'incidente sembra trovarsi più nelle profondità del pozzo che sulla piattaforma), bisogna sapere almeno per sommi capi come si trivella un pozzo petrolifero, specialmente del tipo offshore.

Ho fornito qualche cenno preliminare nel pezzo precedente, ma questi riguardano più che altro i tubi che connettevano la piattaforma alla testa pozzo.

Premetto che io non sono un ingegnere petrolifero, ma un chimico industriale per formazione, e comunque ho lavorato in ambienti e con persone coinvolte più da vicino nell'esplorazione ed estrazione del petrolio.

Quindi, se vi fidate di quello che vidico, ecco una breve esposizione. Naturalmente, nel caso che qualcuno che conosce bene la materia passi di qui, non sia timido e lasci pure un commento di correzione od approfondimento.

Per trivellare un pozzo petrolifero si usa uno scalpello di perforazione connesso all'estremità di una serie di aste di trivellazione; le aste vengono messe in rotazione da una tavola rotante che si trova alla base della torre (derrick) ed il movimento rotatorio dello scalpello, insieme al peso della serie di aste, permettono di frantumare il terreno.

Il raffreddamento dello scalpello e la rimozione dello smarino si ottengono circolando nel pozzo appositi fanghi di trivellazione, cioè sospensioni di argille ed additivi in una matrice acquosa od oleosa. I fanghi di trivellazione hanno anche un altro importante ruolo, che descriverò sotto.

I fluidi (petrolio, gas ed anche acqua) si trovano nel sottosuolo ad alta pressione a causa della massa che grava sopra di loro - la pressione aumenta di circa 1 bar ogni 10 metri di profondità: quando viene perforato un pozzo, questi fluidi erutterebbero con violenza se i fanghi di trivellazione non provvedessero un battente idrostatico sufficiente. A volte però la pressione dei fanghi può causare fratture nella roccia intorno al foro con infiltrazione dei fanghi stessi ed allargamento del foro. In pratica, si cerca di mantenere i fanghi alla minima densità necessaria, restando però pronti ad aumentarla nel caso di sovrapressioni o bolle di gas (kick). Nel corso di una perforazione condotta propriamente, c'è almeno una persona che tiene d'occhio i paramentri del pozzo (pressioni, flusso di ritorno dei fanghi, condizioni dello smarino) per capire se c'è un "calcio" in arrivo e dare l'allarme in tempo.

Come ultima linea di difesa contro l'eruzione di un pozzo ci sono i preventori di eruzione (blowout preventer o BOP): si tratta di potenti marchingegni collocati alla testa pozzo, azionati idraulicamente che possono chiudersi intorno alle aste di trivellazione, o anche schiacciarle/tagliarle per sigillare tutta la luce del pozzo e così bloccare un'eruzione - sempre che la sovrapressione non ecceda i loro limiti operativi, o che l'eruzione non abbia già causato danni al preventore stesso.

Durante la trivellazione, diventa necessario rivestire le pareti del pozzo. I motivi possono essere diversi: evitare il crollo delle pareti stesse; evitare la contaminazione di falde acquifere superficiali con fluidi profondi ed evitare il flusso incontrollato di petrolio/gas. Per rivestire il pozzo prima si cala una camicia di tubi d'acciaio di diametro minore del foro filettati uno all'altro; la prima tratta di incamiciatura è per forza fissata alla testa pozzo, mentre quelle successive (di diametro via via decrescente) possono essere fissate alla testa pozzo, oppure al fondo della precedente.

Quando l'incamiciatura è in posizione, della boiacca di cemento viene pompata al fondo del pozzo, e risalendo riempie l'anello fra camicia e pareti (i dettagli del processo sono un poco più complicati, ma il succo è questo). Quando il cemento ha fatto presa, dopo avere svolto le prove di pressurizzazione del caso, è possibile riprendere la perforazione con uno scalpello di diametro minore.

Spesso accade che la cementazione della camicia non riesca bene: il cemento può non aderire alle pareti del pozzo perchè diluito dai fluidi profondi, oppure presentare vuoti, oppure disperdersi in eventuali fratture delle formazioni rocciose e non raggiungere il livello desiderato. Lo stato della cementazione può essere controllato con sistemi ad ultrasuoni e registrato nel cement bond log. Se i difetti riscontrati sono eccessivi, è possibile praticare fori nella camicia usando cariche esplosive cave ed iniettare altra boiacca.

Il tratto di pozzo che interessa la formazione produttiva viene rivestito come sopra e dotato di tappo di cemento sul fondo; in più, si installa una camicia di produzione, ulteriore tubo che scende dalla testa pozzo fino al fondo e che ospiterà i sistemi necessari a captare o pompare il greggio.

Generalmente non è possibile passare subito dalla perforazione di un pozzo alla fase di produzione, per cui il pozzo viene temporaneamente abbandonato: anche la camicia di produzione viene cementata ed un paio di tappi di cemento disposti alle quote appropriate nel foro. Per massima sicurezza, si può lasciare lo spazio fra i tappi pieno di fanghi di trivellazione, anche se talvolta questo causa difficoltà nelle successive fasi di completamento.

Nelle trivellazioni offshore, si usa una colonna montante (riser) che consente il ritorno dei fanghi dal gruppo di preventori di esplosione alla piattaforma - anche se ci sono soluzioni che prevedono pompe di circolazione sul fondo marino e quindi nessuna colonna montante di grande diametro.

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18/05/10

Il Disastro di Macondo 252 - Cenni Preliminari

L'eruzione del pozzo trivellato dalla Deepwater Horizon non è ancora finita e continua a preoccupare una buona parte degli USA. In Italia invece la storia non gode più di molta attenzione - ma fin dall'inizio è stato difficile avere informazioni tecniche di livello anche solo discreto.

Però conoscendo la lingua inglese si apre un mondo molto più vasto. Molte informazioni si possono trovare sul sito della British Petroleum - con molte illustrazioni esplicative - e sul sito della risposta all'incidente; ho visto molte discussioni e descrizioni utili anche su The Oil Drum.

Volevo scrivere un pezzo con i fondamentali della trivellazione dei pozzi petroliferi, ma è difficile trovare fonti di alto livello, a parte discussioni online alle quali partecipano esperti del ramo. La situazione per quanto riguarda la lingua italiana è terribile: non si trova nulla di decente sull'ingegneria petrolifera in Internet. Le cose vanno un po' meglio in inglese - di nuovo - ma al momento non ho 95 dollari da spendere per A Primer of Oilwell Drilling.

Comunque, andiamo al sodo.

La piattaforma Deepwater Horizon era connessa al pozzo in perforazione (o meglio, alla sommità del gruppo di preventori di eruzione) tramite circa 1520 metri di una colonna montante di tubo da 21 pollici con pareti relativamente sottili. All'interno della colonna si trova l'asta di trivellazione da 9 pollici, questa con pareti pesanti per sopportare gli sforzi della perforazione in condizioni estreme - sul fondo marino a 1500 metri insiste una pressione di circa 150 bar.

All'esterno della colonna sono fissati altri due tubi da 3" chiamati choke e kill line, che servono rispettivamente a sfiatare in modo controllato eventuali sovrapressioni o bolle di gas, ed ad introdurre nel pozzo fango ad alta densità per bloccare la risalita di fluidi.

Quando la piattaforma è affondata, tutta questa struttura si è staccata da essa ed è collassata sul fondo del Golfo; c'è una curva a gomito subito sopra al preventore di eruzione e l'asta di trivellazione sporge per una certa distanza dall'estremità della colonna montante spezzata.

Inizialmente le perdite di greggio e gas erano tre (dopo qualche giorno durante i quali sembrava che non ci fosse alcuna perdita): una dall'estremità dell'asta di trivellazione; l'altra, la principale, dall'estremità della colonna montante e la terza dal gomito sopra il preventore. Il flusso totale da queste perdite è difficle da stimare; si va dai 5000 barili al giorno della BP/NOAA a numeri tipo 70 000 barili forniti da alcuni esperti di fumarole sottomarine (o forse che la stampa ha estrapolato dalle dichiarazioni degli scienziati).

Operando con piccoli sommergibile teleguidati, è stato possibile installare una valvola sull'asta di trivellazione e quindi chiudere quella perdita. Successivamente, la BP ha provato a raccogliere il greggio che proviene dalla perdita principale utilizzando una grossa campana di cemento ed acciaio da posare alla fine della colonna montante. Putroppo, il raffreddamento adiabatico del gas naturale in espansione ha causato la formazione di ghiaccio ed idrati di metano che hanno ostruito l'apertura di deflusso. La campana di contenimento quindi è stata abbandonata.

Domenica 16 finalmente è stato possibile inserire un tubo più piccolo (4 pollici, pare) all'interno della colonna montante; la tenuta è assicurata da diaframmi in gomma fissati a questo "ago" e con questa soluzione è diventato possible portare fino alla nave di trivellazione Discoverer Enterprise circa 1000 barili al giorno di greggio. Il flusso massimo sopportabile dal sistema è maggiore di questo, ma i tecnici sul posto operano con grande cautela per evitare altri problemi.

Comunque, la BP si sta preparando per chiudere definitivamente la perdita con una tecnica detta top kill: l'iniezione forzata di fanghi di trivellazione ad alta densità nel pozzo utilizzando le linee di choke e kill. I fanghi e le pompe necessarie sono quasi pronti, per cui l'attesa sarà breve. Una volta "ucciso" il pozzo in eruzione, ci sarà tempo di trivellare con calma i pozzi di sollievo (relief) e quindi chiudere il tutto con abbondante cemento.

Se nemmeno questa tecnica dovesse funzionare, la BP è pronta a giocare anche la carta del junk shot, ovvero l'introduzione di detriti vari (si parla di palle da golf e pneumatici triturati) nel pozzo così che il flusso di greggio li porti a chiudere gli orifizi. I detriti hanno una capacità di otturare le tubazioni quasi prodigiosa, quindi questa tencica può funzionare.

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14/05/10

Punti di Rottura

Il blogger Kevin Baker scrisse - parafrasando - che molte uomini hanno una soglia di oltraggio: chi la oltrepassa, corre il rischio di subire una reazione violenta. La soglia di oltraggio è prettamente individuale, e l'atto che può spingere una persona ad usare violenza verso il vero o presunto oppressore può lasciare un'altra completamente indifferente.

Renzo Castagnola ha trovato il suo punto di rottura. Quando due guardie zoofile volontarie e la forza pubblica si sono presentate a casa sua per sequestrare il canile con i suoi cani da caccia - per sospetti maltrattamenti sugli animali, lui ha impugnato una pistola ed ha ucciso le due guardie zoofile per poi suicidarsi.

Fin dall'inizio, qualcosa in questa vicenda non mi suonava bene: il sospetto che la definizione di maltrattamenti usata in questo caso fosse stata stiracchiata, come minimo.

Ora che emergono altri dettagli della storia, penso che la situazione sia anche peggiore. Castagnola lamentava di essere perseguitato "dagli animalisti" (non è ben chiaro di chi si tratti): ho sentito diverse storie, nel Parmense, di guardie zoofile volontarie che fanno di tutto, incluso l'abuso di potere, per tartassare i cacciatori.

Poi vediamo che l'ENPA aveva ispezionato il canile concludendo che necessitava solo di "migliorie". Per cui mi chiedo, davvero il PM Di Gennaro non aveva nulla di meglio da fare che firmare un ordine di sequestro per questa situazione?

Mi sembra un caso di un cittadino innocente tormentato fino al punto di rottura da qualcuno che nutre un odio personale verso i cacciatori - e forse ha pure abusato del suo potere - per metterlo nei guai e toglierli qualcosa a cui teneva molto.

Non sappiamo poi con quale attitudine le guardie si siano presentate a casa di Castagnola - se come chi semplicemente ha un dovere da compiere, o come crociati della causa degli animali maltrattati.

Anche se la domanda più importante è, perchè delle guardie zoofile volontarie dovrebbero svolgere compiti di polizia giudiziaria?
Non certo perchè mancavano veri agenti di polizia, visto che anche Carabinieri e Municipali erano presenti.

E finalmente sembra che qualche politico stia cominciando a capire che forse c'è qualcosa che non va in questa massa soffocante di leggi e regolamenti, e nel mettere la vita di una persona in mano a zelanti volontari. Speriamo.

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Words To Ponder

Be happy with some more recycled thoughts, for the moment.

This is from Ian B at the Devil's Knife:
John, I don't think the old government was marxist, and neither is the new one. They are radical puritans. Radical puritanism has been the driving force of anglosphere socialism for two hundred years. They went quite marxist for a while, but now they're back to their old roots.

Marxists, like capitalists, understood the economy in terms of production. Lenin said that socialism was the electrification of the USSR. They were obsessed with production statistics, the stereotypical tractor production figures. Their entire methodology was of course wrong, annd the results evil. But they at least understood the need to produce.

Anglo-socialists don't give a tinker's cuss about economic production. They measure the economy in terms of moral value. They care that a factory produces "jobs" (because work is good for the soul) but don't give a damn whether a complete tractor ever leaves it. Indeed, they would prefer that none ever did, because production produces wealth, which produces immoral gluttony. They deride production as "consumerism". They want to go back to poverty, because poor people don't have the wherewithall to be immoral. They're too busy struggling (and failing) to survive.

So, they measure economic success in terms of moral outputs, unlike Marxists who measure it in terms of economic outputs, like us free marketeers do as well. Marxists and marketeers are arguing about the best way to produce economic goods and services. The Puritans want to know how to produce the greatest morality. And from a puritan perspective, a person barely subsisting in the dark is more moral than a person living in- hated- "luxury".

They believe that shortage will lead us back to a more moral, frugal existence, like the Good Old Days. "Work" must be provided of course, but not economic production or expansion. All of our ruling class now believe these things at a gut level. They have done for a couple of centuries, to varying degrees. We are now in a new crescendo of puritanism, largely because the interfering marxists were pushed out of the way by the unfortunate collapse of communism.

Basically, the Puritan strategy is a kind of "managed decline". You don't build new power stations. You learn to live without. If we had a marxist government they'd be impressing us into slave gangs to build shiny new power stations. Which is not nice either, but is very different.
There are some interesting ideas, here. Ponder.

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10/05/10

Quando Serve Una Pistola

Un piccolo post di riscaldamento. Dalla cronaca apprendiamo che:
Una storia che ha dell'incredibile, così come è difficile capire perché Langellotti, che ha 26 condanne passate in giudicato per reati che vanno dallo stupro (per due volte, in un caso nei confronti di minore) alla rapina in villa, dallo spaccio alle lesioni, si trovasse a piede libero per una serie di benefici di legge di cui aveva usufruito, anche per ragioni di salute. La vicenda era iniziata alcune settimane prima. Cristina (il nome è di fantasia), 32 anni, in cerca di lavoro, lo aveva conosciuto tramite un amico comune. Lui aveva raccontato di cercare un'addetta alle pulizie. Presentatasi all'incontro, però, la donna aveva capito immediatamente le reali intenzioni dell'uomo, che aveva iniziato a palpeggiarla dicendole che quella del lavoro era soltanto una scusa.
E poi:
Fino al 25 aprile. Quella sera, intorno a mezzanotte, Langellotti ha raggiunto la casa tentando di sfondarne la finestra. Così le due ragazze gli hanno aperto tentando di farlo ragionare*. Ma senza successo. L'uomo, che aveva con sè una tanica di benzina, le ha costrette in cucina, scaraventandole più volte a terra, e poi ha iniziato a cospargerle con il liquido infiammabile. Dopodiché ha appiccato il fuoco ed è scappato a bordo di una Fiat Uno. Le vittime non sono riuscite a spegnere le fiamme sui loro abiti da sole, ma sono dovute uscire all'esterno e farsi aiutare dai vicini. Trasportate all'ospedale di Ciriè, hanno riportato ustioni di primo e secondo grado alle gambe. Nonostante tutto, Langellotti è rimasto in libertà fino a venerdì scorso. È stato arrestato dai carabinieri su ordine di custodia cautelare del tribunale di Ivrea mentre entrava in un bagno pubblico a Lanzo Torinese.
Se una delle due ragazze avesse avuto un'arma, e l'avesse saputa usare, ora potremmo avere un bastardo criminale di meno sulla terra e due ragazze sane e salve. Cosa ci sarebbe di male in un risultato come questo, nessuno è ancora riuscito a spiegarmelo.

* Aprire la porta non è stata proprio una decisione brillante sul piano tattico, oserei dire. Se posso dare un consiglio, nel caso che qualcuno dei miei lettori si trovasse mai in una situazione simile, rimanga barricato in casa; chiami polizia e carabinieri ed amici e parenti in soccorso e si munisca di qualsiasi arma impropria (se non ha di meglio) per colpire l'aggressore nel caso che riesca ad entrare.

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05/05/10

But Do Not Call Them Scaremongers

A gem of global warming hysteria from WUWT:

WEST LAFAYETTE, Ind. – Reasonable worst-case scenarios for global warming could lead to deadly temperatures for humans in coming centuries, according to research findings from Purdue University and the University of New South Wales, Australia.

Researchers for the first time have calculated the highest tolerable “wet-bulb” temperature and found that this temperature could be exceeded for the first time in human history in future climate scenarios if greenhouse gas emissions continue at their current rate.
Yeah, "reasonable worst-case scenarios" in "coming centuries". I'm so scared right now.

I can't really fault those who are mad at supposed scientist spewing alarmist crap when, well, supposed scientists DO spew alarmist crap.

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04/05/10

Incidente alla Deepwater Horizon

Penso che i più conosceranno questa vicenda come il versamento di greggio (o disastro ambientale) del Golfo del Messico, ma la piattaforma che ha preso fuoco ed è affondata si chiama invece Deepwater Horizon, e l'incidente è accaduto durante le fasi finali della trivellazione di un pozzo esplorativo nel blocco Macondo 252.

Mi piacerebbe riuscire a scendere un poco più in profondità nei dettagli tecnici, ma per ora iniziamo dalle noiose nozioni.

La Deepwater Horizon è stata costruita nel 2000 dalla Hyundai in Corea del Sud, ed appartiene alla compagnia di trivellazione offshore Transocean. Si tratta (o trattava) di una imponente e moderna piattaforma semisommergibile di trivellazione: il suo lavoro è quello di trivellare pozzi, non di estrarre e processare petrolio.

Transocean aveva noleggiato la piattaforma alla British Petroleum per la trivellazione di due pozzi esplorativi. Il primo - ed unico - pozzo doveva partire dal fondo marino alla profondità di circa 1525 m per estendersi fino a 5490 metri ed era stato pianificato di sigillarlo ed abbandonarlo temporaneamente prima di essere messo in produzione.

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Ci Sono

Ma ho trovato be pochi argomenti interessanti, di recente.

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