The Second Version

01/03/12

Bassa Velocità

Libertiamo ha un articolo che a mio parere centra il punto sulle proteste anti-TAV:
Il problema è semplicemente che c’è qualcosa e non dovrebbe esserci nulla. La valle e la montagna non devono essere “violate”. I No Tav non sono una coalizione d’interessi disposta a negoziare e a ragionare in modo relativo – sui costi e sui benefici, sui rischi e sugli indennizzi – ma un movimento ideologico assoluto. 
Pure io ho la stessa impressione di fronte al movimento no-TAV - ma anche di fronte a tanti altri esempi di ambientalismo. E la mia impressione ha iniziato a formarsi 15 - 20 anni fa.

Ai tempi leggevo, o scorrevo, spesso il giornale anarchico Umanità Nova, e ricordo ancora - anche se i dettagli sono ormai sbiaditi - articoli che si scagliavano contro treni veloci (mentre sostenevano i treni locali), contro autodromi, contro gare di rally.

A parte le ragioni per così dire incidentali dell'opposizione (rumore, inquinamento, disagi), c'era una corrente di pensiero implicita e talvolta anche esplicita che suona più o meno così:
La velocità è innaturale, è perversa, è MALE.
La lentezza, il muoversi è velocità paragonabili a quelle dell'uomo a piedi è naturale, è BENE.
Unita alla solita nostalgia per un'età dell'ora di armonia fra uomo e natura che non è mai esistita ma forse potrebbe esistere solo con tecnologie più avanzate*.

Una posizione del genere è ovviamente ideologica ed assolutista. A chi l'adotta non interessano ragionamenti pragmatici e valutazioni di costi/benefici, così come ai comunisti sovietici non interessava guardare alla differenza di condizioni di vita fra USA ed URSS. Il comunismo era buono in sé stesso, e la lentezza è buona in sé stessa.

Non c'è possibilità di dialogo fra chi ragiona pragmaticamente e chi ragiona ideologicamente.

Ma sapete qual'è l'aspetto grottesco? Opposte ideologie si capiscono - magari mentre si fanno guerre da milioni di morti, ma usano lo stesso linguaggio e condividono molti assiomi. E sanno di essere nemici, non si illudono di essere solo avversari.

Come dialogare con i No-TAV, quindi?
Si-TAV perché si, perché la velocità è bella ed il progresso è BENE in sé stesso. E chi ha i cannoni più grossi e più munizioni vincerà.

A volte essere percettivi è una maledizione.

*Un generatore a fusione in ogni casa e fabbrica, e non servono più linee elettriche. Velivoli per tutti e servono molte meno strade. Inventari informatizzati, magazzini automatizzati e sistemi GPS per ottimizzare i percorsi dei camion e si può risparmiare parecchio sui trasporti di merci; questa non è fantascienza.

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2 Commenti:

  • Concordo. Ormai l'ecologia (etimologicamente l'arte di tenere pulita la propria casa) è stata sostituita dall'ambientalismo. E' una cosa che affonda le sue radici nel romanticismo.

    Di Anonymous Wellington, Alle 1/3/12 12:41  

  • Poi dell'ambientalismo si sono appropriate le ideologie di tipo comunista/socialista, e la frittata è fatta.

    Facile dire no a tutto, molto più difficile anche solo abbozzare uno straccio di strategia: che fare dell'Italia per i prossimi 20-25 anni?

    Di Blogger Fabio, Alle 4/3/12 09:51  

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