The Second Version

29/07/12

Il Vecchio Che Rimane

Qualche tempo fa Uriel scrisse un articolo che fra le altre cose dice:
Dalla discussione sui monumenti italiani ho capito semplicemente una cosa. L'italiano crede che tutto quanto di bello si possa fare in Italia sia stato fatto, una volta ed una volta per tutte, nel passato remoto -e spesso mitologico- del paese. E che nulla, nulla di quanto si possa fare oggi possa mai competere. Questa adorazione delle antiche reliquie e' , molto semplicemente, la morte di qualsiasi volonta' di costruire un futuro. Il futuro lo hanno costruito i padri mitici del paese, e di quello bisogna accontentarsi.
Più tardi Rachel Barnacle rispose nel suo articolo:
Questo è il feticismo verso il passato di cui parlava Uriel, ma più che convinzione di non essere capaci di fare di meglio, temo si tratti di totale rifiuto nei confronti del nuovo. E’ un rifiuto che inquina qualsiasi aspetto della vita in Italia, dalla politica all’economia, dalle scienze fino agli aspetti più mondani dell’esistenza: ho visto aprire petizioni a raffica per le cose più idiote su FB, ma mai tante quante quella contro la Timeline. Lamentazioni di settimane, nemmeno se Zuckerberg fosse entrato in casa di questa gente per cagargli sul copriletto.
Dunque perché l’arte dovrebbe sfuggire a tanta potenza mortifera?
Questi due pezzi mi hanno ispirato qualche ragionamento personale che ora vi dovrete sorbire.
 
In Italia c'è, in maniera grave e diffusa, l'incapacità di distinguere quello che è antico e pregevole e raro da quello che è soltanto vecchio, comune e mediocre.

Prenadiamo ad esempio Parma: a fronte di un pugno di edifici pregevoli (duomo, battistero, un paio di altre chiese e qualche palazzo) ci sono quartieri interi fatti di case che osno e vecchie, ed erano soltanto mediocri fin da nuove - case per la classe media al massimo, non per i ricchi. Sono case costruite con materiali, tecniche ed impostazione vecchie.

Ora queste case sono un  disastro, anche se hanno le velle  facciate ridipinte a colori vivaci: efficienza energetica catastrofica; fragili in caso di terremoto; poco sicure in caso d'incendio; con le pareti spesse sfruttano in maniera inefficiente i volumi a disposizione.

Un centro storico enorme e pressochè intoccabile, fatto di strade strette senza parcheggi, e scale ripide senza poter installare ascensori. E di espansione urbana fatta fuori dal centro, a scapito del terreno coltivabile.

Ma non ha un valore artistico, non richiama turisti? I turisti che ho visto io, a Parma, più che altro ci vengono per vedere i pochi monumenti di pregio, e per la gastronomia. La gastronomia si può avere anche in edifici moderni - anzi, meglio: sono più facili da tenere puliti.

Una delle maggiori attrattive del centro di Parma, per i giovani, è la concentrazione di bar aperti fino a notte: a chi fa la "movida" interessa la storia degli edifici che ha intorno? No di certo 

Se analizziamo la situazione razionalmente, una buona cosa da fare sarebbe demolire la maggiore parte del mediocre vecchiume - tenendo qualche casa per esempio di come si facevano un tempo - e ricostruire tutto con criteri moderni a partire dalla stessa impostazione urbanistica; aggiungendo parcheggi sotterranei o multipiano alle case moderne, robuste ed efficienti.

Così avremmo un centro città vivibile invece che quella specie di mausoleo che sta diventando; case moderne, e non dico di vetro ed acciaio; si possono anche ricostruire nello stile precedente ma con tecniche e materiali attuali; e la possiblità di avere alloggi nuovi senza dover usare terre coltivabili.

Ma qualcosa del genere non si può fare, perchè verrebbe opposto fino alla morte dai feticisti del vecchio - quelli che hanno spinto per i vincoli paesaggistici ed architettonici eccetera, che pure spesso soffrono i disagi del vivere nel vecchiume ma non vogliono cambiare.

Almeno finche ci sono i soldi per tenere in piedi il vecchio: quando finiranno ci penserà la natura.

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26/07/12

Quelli della Credibilita' Internazionale

Poi sono fra i primi a fare colossali figuracce e dimostrare ignoranza e pigrizia.

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24/07/12

Domestication of The People

Yeah, it's in the news all over the world: another mass shooting in the USA that left 12 people dead and something like 60 injured.

But there's something I noticed about almost all of these mass-shootings - Columbine, Virginia Tech, Utoya (Norway) and now Aurora: nobody seems to have died while attacking or otherwise confronting the shooter.

In fact I can recall only one person, an elderly professor, who was killed at Virginia Tech while trying to stop the shooter from entering a classroom. Of course, if you know more stories of people who fought back please let me know and set me straight.

Almost nobody, of hundreds if not thousands of people forced in a fight-or-flee situation, fought back. Many tried to flee, but I've also seen several stories of people  - especially in school massacres - who simply cowered underneath or behind some obstacle and waited for death to come and take them, or ignore them.

True that attacking a mad gunman can get you killed, but you may even win. While cowering in fear in front of someone determined to kill you will surely get you killed.

What does this tell me? That the domestication of the people has gone quite far: after generations being told that violence is always wrong and fighting back against an attacker makes you as bad as him, we get people unable to fight back even when their lives are in imminent danger.

Or you have other founded opinions?

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18/07/12

Si Dai Modellami Tutto

Ecco all'opera un altro manipolo di arditi modellatori, che questa volta affrontano la spinosissima questione degli effetti globali - mica regionali, eh, globali! - dell'incidente nucleare di Fukushima, Giappone.

Lo scientificamente commediante Corriere cosi' presenta la notizia della sudata ricerca:
MILANO - Le radiazioni fuoriuscite a Fukushima potrebbero provocare da un minimo di quindici fino a un massimo di 1.300 morti, e tra 24 e 2.500 casi di cancro. Si tratta del primo lavoro medico sulle stime dei danni alla salute causati dal disastro nucleare in Giappone seguente al terremoto e allo tsunami dell'11 marzo 2011 basato su un modello elaborato dall'università californiana di Stanford.
Leggete bene: i numeri sono calcolati usando un modello matematico, nemmeno una ricerca epidemiologica su casi osservati di morte/malattie, e vanno da 15 a 1300 e da 24 a 2500. Insomma, un intervallo di due ordini di grandezza, gli effetti sulla salute di quell'incidente potrebbero essere in un modo, o 100 volte minori. Grazie per lo sforzo di ricerca.


Almeno nell'articolo c'e' il collegamento - solo per gli iniziati ai misteri della lingua inglese - all'articolo pubblicato, e dal riassunto leggiamo:
Inhalation exposure, ground-level external exposure, and atmospheric external exposure pathways of radioactive iodine-131, cesium-137, and cesium-134 released from Fukushima are accounted for using a linear no-threshold (LNT) model of human exposure.
Ah, il modello LNT: lineare senza soglia, ovvero ipotizza una relazione lineare fra dose di radizioni e danno biologico a tutte le dosi. Questo modello quindi implicherebbe che gli organismi viventi non abbiano sistemi di riparazione dei danni cellulari, che sembra un po' estrema come visione; se volete approfondire potete iniziare da Wikipedia.

E poi:
Exposure due to ingestion of contaminated food and water is estimated by extrapolation.
Estrapolazione, quello che chi ha dimestichezza con i numeri sa che bisogna evitare finche' si puo' perche' equivale a spingersi in territori inesplorati

Finalmente, i numeri:
We estimate an additional 130 (15–1100) cancer-related mortalities and 180 (24–1800) cancer-related morbidities incorporating uncertainties associated with the exposure–dose and dose–response models used in the study.
Responsabilmente, i ricercatori hanno tenuto conto delle incertezze nei loro modelli, e pubblicano le loro stime con questa enorme forbice di due ordini di grandezza. Il Corriere invece bonta' sua ci fornisce l'incertezza, ma pubblica dei numeri che nemmeno sono un copiancolla dal riassunto dell'articolo ma un minestrone di cifre prese da diverse parti del riassunto stesso.

Ed i giornalisti nostrani sembrano anche avere problemi con la comprensione del testo, visto che il passaggio:
An additional [similar]600 mortalities have been reported due to non-radiological causes such as mandatory evacuations.
(Circa 600 morti aggiuntive sono state segnalate per cause non-radiologiche, come evacuazioni forzate)
Diventa:
Alle stime sulle vittime si devono aggiungere circa 600 morti registrati nell'evacuazione della zona intorno alla centrale, soprattutto anziani e malati cronici, sia per l'esposizione alle radiazioni sia per l'affaticamento.
Bel modo di stravolgere il significato.

Gli allarmisti antinucleari e catastrofisti vari stanno gia' usando questa ricerca come prova del fatto che MORIREMO TUTTI PER IL NUCLEARE!, ma una lettura piu' attenta mostra che gli effetti sulla salute di Fukushima potrebbero andare dal "non vede neanche" al "pero', qualcosa succede" rimanendo centrati sul "si nota a malapena". Mentre qualche centinaio di morti durante le evacuazioni forzate sono gia' se non accertati almeno molto probabili.

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13/07/12

Per la Precisione

Il blog Caravella.eu scrive:
Istat, la famiglia è sempre più in crisi: nel 2010 separazioni in aumento del 2,6%


Non me ne vogliano gli autori de La Caravella, ma questo modo di esprimersi mi disturba. E vi spiego il motivo.

"In aumento" significa un processo in corso al tempo presente; se misuriamo la nostra variabile Y a T0 e poi a Tp(resente) troveremo che Y(Tp)>Y(T0). Possiamo poi calcolare la derivata rispetto al tempo, dY/dT e questo sara' il tasso di variazione di Y, espresso in (unita' di misura di Y)/(unita' di tempo).

Si puo'anche esprimere dY/dT in percentuale, ma secondo me e' un modo che causa complicazioni inutili*.

Il titolo dell'articolo pero' da' un aumento del 2,6% senza specificare unita' di tempo e nemmeno riferimenti temporali: nel 2010 in aumento rispetto a cosa? Da gennaio a dicembre, oppure da qualche altro istante T0? Poi nel testo si legge:
Nel 2010 le separazioni sono state 88.191 e i divorzi 54.160; rispetto all’anno precedente le separazioni hanno registrato un incremento del 2,6% mentre i divorzi un decremento pari a 0,5%.


Ah, quindi le separazioni non sono "in aumento", ma sono gia' aumentate, nel 2010 rispetto al 2009 (riferimento temporale, finalmente), e di una quantita' che possiamo misurare esattamente dai dati negli appositi registri.

Insomma, non una bestialita' ma una violazione della precisione di linguaggio che mi e' saltata all'occhio. Perche' la matematica e' niente se non estremamente precisa nel linguaggio.

*Ma a volte aiuta: nel caso dei conti bancari, ad esempio, e' piu' comodo usare gli interessi in percentuale che scrivere "X euro/(euro*anno)".

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09/07/12

Self-Satirizing News

From Indonesia:
Nowadays, people are witnessing the Holy Koran being corrupted not only on the interpretation of its content, but also on its procurement.

The Corruption Eradication Commission (KPK) has named Golkar lawmaker Zulkarnaen Djabar a suspect in the alleged corruption of the Koran procurement project at the Religious Affairs Ministry.

The scandal may implicate other lawmakers.

Last year, the KPK released a survey stating that the ministry was among the most corrupt government institutions, reminding the public of a long list of graft scandals in an institution that has repeatedly been led by so-called “devout people”. Kyais and ulemas have headed the institution, such as Wahid Hasyim, Mukti Ali, Munawir Sadzali, Tolchah Hasan, Quraish Shihab and Said Agil Husin Al Munawar.

However, the Jakarta Corruption Court sentenced Said Agil Husin Al Munawar, who is known as a hafiz (a person who has memorized the entire contents of the Koran), to five years’ imprisonment in 2006 for his involvement in a graft scandal in managing the Dana Abadi Umat trust fund, or haj fund of the past.
No need to comment further.

Update 17:00:
In other news:
YOGYAKARTA: Hundreds of local people in the village of Candi Binangun in Sleman regency’s Pakem district, flocked to the pasar murah (low-priced market), jointly organized by the Indonesian Islamic University (UII) and PT Sinar Mas, to purchase palm oil sold at reduced prices on Sunday.


The discount market program was aimed at anticipating the food crisis and offsetting the spike in prices of basic food commodities, including cooking oil, that usually occurs in the lead-up to the Ramadhan fasting month, said G. Sulistiyanto, the managing director of Sinar Mas.
Comments to the article?
Typical.


This is an oil which has fats that should be limited just like trans fats; they clog your arteries and can lead to heart problems.

In addition, production of palm oil is leading to deforestation.

Such a program should not be a welcome relief for residents in the face of rising obesity, heart disease and the well-being of the rain forests of Indonesia.
STARVE A JAVANESE, SAVE HIM AND SAVE GAIA!

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06/07/12

Testing

Official Blogger for Android

05/07/12

Punire la Vittima

Notizia che mi fa imbestialire:
"Ero disperato. Avevo già subito una ventina di furti in tre anni. Quando me li sono visti venire contro armati di spranghe di ferro ho aperto il fuoco. Ho avuto paura". E' questa la versione di Ermes Mattielli, 57enne imprenditore di Arsiero, in provincia di Vicenza. L'uomo è stato condannato a risarcire i due nomadi che si erano introdotti nel suo deposito di ferri vecchi per rubare qualcosa. Gli dovrà elargire 120 mila euro.
La sola idea di dover risarcire chi e' rimasto ferito a causa di un suo comportamento criminale per me e' l'inversione della giustiza: equivale a premiare i criminali e punire le loro vittime. Proviamo a cambiare un po' scenario: una donna che si difende da un tentativo di stupro viene condannata a risarcire le ferite riportate dallo stupratore. Questo farebbe scandalo - spero.

Ma non e' finita qui:
L'avvocato di Mattielli ha già fatto sapere che ricorrerà in appello per quella che il condannato giudica un'ingiustizia. Di parere opposto il legale dei due rapinatori, che sostiene che Mattielli non è mai stato in pericolo di vita ma nonostante questo ha aperto il fuoco sui due uomini fino quasi a ucciderli".
Eh, certo, se avesse girato i tacchi per tornare in casa umiliato ad aspettare che arrivasse la polizia mentre i ladri facevano i loro comodi non ci sarebbe stato nessun problema. Ma e' questo il mondo che vogliamo, dove una persona non puo' fare nulla di concreto per difendersi dai criminali e puo' soltanto sperare che la polizia arrivi in tempo - o piu' probailmente che riesca ad arrestarli dopo che hanno fatto quello che gli pareva?

No, io non lo voglio. Voglio che i cittadini si possano difendere con i mezzi necessari e sufficienti, fino alla forza letale.

E se la rabbia dei commentatori spesso e' grossolana e rozza, almeno va nella direzione giusta.

Tra l'altro la sentenza e' arrivata dopo sei anni, in un caso che non sembra poi tanto complicato. Bel lavoro, magistratura. Qui qualche informazione in piu' sull'esercizio putativo del diritto di legittima difesa: in italiano, significa che il colpevole non si trova in una reale situazione di pericolo, ma per errore ed in modo giustificato pensa di esserlo.
Ovvero, facile palare di pericolo reale o presunto quando non c'e' la tua pelle in gioco.

E poi, Libero: "L'imprenditore, preso dal panico, ha impugnato la pistola e sparato tutti i colpi in canna." Di colpi in canna (o meglio, in camera) ce n'e' sempre e solo UNO. Gli altri stanno nel caricatore o nel serbatoio o nel tamburo.

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04/07/12

Sotto Costa

Cominciano ed essere rivelati i primi risultati dell'inchiesta sul naufragio della Costa Concordia, e cominciano le chiacchiere da bar - come i commenti a questo articolo dimostrano.

I fatti, almeno da quello che riporta l'articolo, sono questi: la "scatola nera" (in realta' chiamata VDR, Voyage Data Recorder e, almeno per la capsula di stoccaggio dati, colorata di rosso brillante) aveva sofferto diverse avarie ed era guasta da qualche giorno prima (a quanto pare guasti o cattivo utilizzo del VDR non sono infrequenti) e quindi non ha potuto registrare dati prima e durante l'incidente. Sempre secondo il Corriere, un nave non potrebbe navigare senza il VDR operativo, e questa sarebbe gia' una violazione delle procedure.

Ma e' importante notare che il VDR e' solo un registratore di dati, ed anche se guasto non interferisce con la navigazione.

Un altro fatto emerso e' che la nave stava navigando con le porte stagne aperte per comodita' dell'equipaggio. Ovvio che una porta stagna aperta e' inutile; ma secondo me questa cattiva pratica e' tollerata da molti ufficiali ed emerge solo quando ci viene fuori un casino.

Fra gli avventori del Bar Il Corriere vedo per l'ennesima volta un problema molto comune: confondere lo stabilire la dinamica dell'incidente con il trovare un colpevole. Cosi' c'e' gente che vorrebbe vedere piu' o meno persone in galera (senza processo, si presume a leggere i commenti) ma ben pochi parlano della dinamica dell'incidente.

Che poi e' abbastanza chiara: e' stato il grossolano errore del comandante ed altri ufficiali che ha portato la nave ad urtare gli scogli; tutto il resto puo' avere contribuito a peggiorare le conseguenze ma le cause dell'incidente sono in bella vista.

Ci sono poi quelli che si auto-flagellano per il crimine di italianita' e concludono che con costruttori, equipaggio e capitanerie di porto italiane la storia della Costa Concordia non poteva finire in altro modo. A questi dico che se l'esistenza come italiani e' fonte di tanto sconforto, meglio che la facciano finita subito.

Non e' uno di quei casi complicati nel quale c'era la nebbia ed il magnete con la foto del figlio del capitano ha disturbato la bussola facendo finire la nave fuori rotta mentre l'equipaggio di un'altra barca era imepgnato a riparare un'avaria al motore e quindi ha visto la nave arrivare quando era troppo tardi, eccetera*.

E lasciatemi chiosare... l'informazione italiana su Internet e' come al solito orribile. Cercando "VDR costa concordia" in inglese, arrivano per primi collegamenti a siti specializzati che riportano informazioni technicamente valide (per quanto posso giudicare).
Cercando invece "scatola nera costa concordia" (mai VDR, che noi siamo itaGliani ed infiliamo anglicismi dovunque tranne dove sarebbe opportuno, mi raccomando) i primi link sono a media generalisti con articoli banali quando va bene, tutti buttati sull'emotivita' nel resto dei casi.

*Scenario che ho inventato or ora su due piedi; ogni riferimento a fatti realmente accaduti e', davvero, puramente casuale.

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The Wonderful World of Surfactants

Surfactants are chemicals with a moltitude of uses. The most known ones are detergents and emulsifiers, but they can be used in many other ways.

One curious aspect is, the surfactant know as sodium dioctyl sulfosuccinate, or DSS or sodium docusate is widely used in oil industry as a modifier for drilling muds and as an ingredient of oil spill dispersants.

But it is also used in medicine as stool-softener laxative and to soften impacted cerumen in ears (although the efficacy of these last preparations seems to be scarce). Ah, the knowledge!

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02/07/12

Parlando di Calcio

Alla fine di Italia-Spagna mi sono sentito un po' cosi':

www.youtube.com/watch?v=or-0aKdiI7k

Una piallata me l'aspettavo a dire il vero, ma non cosi' brutale. Dopo che l'Italia e' rimasta in dieci per l'infortunio di Tiago Motta, non c'era piu' speranza. E poi la Spagna ha messo in campo Torres - mica Toto' Schillaci, Fernando Torres - fresco e col morale a mille: va bene che non e' finita 5 a 0.