The Second Version

18/01/13

Cambiamento Memetico

Qualche giorno fa, trovo quest'articolo su di un sito meteo italiano:
RISCALDAMENTO GLOBALE: non sono attesi aumenti nei prossimi 5 anni
Bene, no? Buone notizie, una volta tanto.   Quello che m'incuriosisce pero' e' il primo commento all'articolo:
Lo ripetero' fino allo sfinimento: Il GW non e' un problema di termometri o temperature medie terrestri (magari lo fosse) ma di irreversibile cambiamento di ecosistemi, tra cui ne cito alcuni: glaciale e polare tramite lo scioglimento delle banchise e dei ghiacciai perenni; costiero (e non solo costiero, pensate alle Maldive) tramite l'innalzamento dei mari; continentale tramite l'inaridimento e il riscaldamento anomalo di vaste aree densamente popolate; tropicale tramite la distruzione delle foreste primarie pluviali. Tutti questi eventi sono in atto e drammaticamente documentati e vanno ben piu' spediti delle medie misurate dai termometri umani. Se come e' stato previsto il ghiaccio estivo al polo nord scomparira' in pochi decenni per un aumento di 2 gradi della temperatura superficiale non m interessa assolutamente nulla se in antartide la temperatura si abbassa di altri 2 gradi e mi salva la media. Ma cosa diamine me ne faccio della media se il disastro per noi abitanti di questo emisfero sara' comunque totale e irreversibile. Meditate gente meditate.
Ora io ripenso al dibattio sul riscaldamento globale degli utlimi, oh 15 anni, e cosa mi viene in mente? Che e' stato per il 90% almeno a proposito delle temperature medie globali.   C'e' il grafico della correlazione fra concentrazione atmosferica di CO2 e temperatura GLOBALE; c'e' la famigerata Mazza da Hockey che doveva essere la prova schiacciante del riscaldamento globale antropogenico, ed e' un grafico della temperatura... be' non globale ma dell'intero emisfero nord - e chi citava il Periodo Caldo Medievale contro la supposta piattezza del "manico della mazza" veniva zittito con la motivazione che quel periodo caldo sarebbe stato un fenomeno regionale, non globale. Ci sono le proiezioni dell'IPCC che provano a calcolare la temperatura GLOBALE in funzione delle emissioni di CO2; ci sono le foto pornoclimatiche fotoscioppate di come questo o quell'angolo di mondo appariranno in caso di aumento di X gradi della temperatura media globale. Eccetera, eccetera, non serve fare un elenco troppo lungo.   Ed adesso arriva qualcuno a dire che no, la temperatura media globale non significa nulla ma bisogna andare a vedere anche altri parametri ed a livello locale. Che non e' un'idea sballata, ecco, ma quando arriva nel 2013, dopo un 15 anni di temperature globali stabili e dopo che il MetOffice ha previsto 5 anni senza aumenti di temperatura... mi sa tanto di pararsi il culo per non dover ammettere di aver sbagliato.   E per finire, il nemico piu' pericoloso delle foreste pluviali non e' il clima. In Indonesia, ad esempio, vaste aree di foresta sono state sostituite con pinatagioni palma da olio. Per produrre biocarburanti e ridurre le emissioni di CO2.

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17/01/13

Ooops, Boeing!

Where are the Boeing fanboys now?
The Federal Aviation Administration ordered the immediate temporary halt of U.S. Boeing Co.'s 787 Dreamliner flights on Wednesday, saying it requires a "corrective action plan" before flights can resume—and hasn't released a timetable for when that might happen.
Guess not only Airbus screws up from time to time, eh?

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Il Significato del Secondo Emendamento

Obama ha diramato un certo numero di Ordini Esecutivi (una sorta di decreto legge, per capirci) che vogliono rendere più difficle acquistare armi da fuoco, e presto il Congresso USA discuterà un pacchetto id misure che prevedono di vietare i cosiddetti "fucili d'assalto", caricatori di capacità maggiore di 10 munizioni ed i proiettili perforanti (proiettili che, a quanto mi risulta, vengono usati solo in un percentuale infinitesima di crimini).

Tutto questo fra i canti di gioia degli italici giornalisti che poi dimostrano di non conoscere nemmeno la differenza fra armi automatiche e non.

Il diritto di possedere e portare armi è elencato nella Carta dei Diritti, specificamente dal Secondo Emendamento della Costituzione.

Se si va a studiare, anche superficialmente, il contesto nel quale il 2o Emendamento venne scritto, si capisce che non parla di armi per difesa o sport o caccia, ma vuole garantire che i cittadini siano armati per potere resistere ad un governo tirannico.

Le milizie - formate da cittadini che non erano soldati di professione e spesso usavano le loro armi private in combattimento - ebbero un ruolo importante nella Guerra d'Indipendenza, ed all'epoca la differenza fra armi da fuoco per uso civile e militare era minima.

Ma non è anacronistico, molti dicono. Non c'è rischio di tirannide in America oggi, ed anche se ci fosse un esercito moderno potrebbe schiacciare senza problemi la resistenza dei cittadini armati di pistole.

Non c'è rischio di tirannide? Può capitare dovunque ed in ogni momento.

La resistenza sarebbe futile? Eh dipende - intanto gli americani sono poco disposti a rinunciare ai fucili semiautomatici perchè sono le armi civili più simili a quelle militari e quindi in grado di ridurre il divario fra cittadini ed esercito. Se guardiamo la storia recente, vediamo che i ribelli in Iraq ed i Talebani in Afghanistan hanno dato parecchio filo da torcere ad eserciti meglio armati ed equipaggiati. Inoltre, in giro per il mondo diversi gruppi di guerriglieri eccetera sono riusciti ad ottenere aree di indipendenza od almeno autonomia.

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10/01/13

The Weird Elections

Probably you have heard that in Italy once again a government fell and extraordinary elections are needed.

And these have got to be very weird ones.

See, most of the players from the last 20 or so years are still there, albeit if in reshuffled formations.
Even Berlusconi himself has come back, for god's sake. Probably not to try and win but just to mees things up enough that his former coalition mates will not win, but that's just a possible scenario.

Monti, the ex-Prime Minister if I'm not mistaken (things change quickly, and keeping track of all statements of politicians goes beyond what i'm inclined to do) may probably run again supported by some parties and some people loyal to him. Or try a shot at becoming President of the Republic, instead.

Are there new faces and forces? Yes, but for the most part bad news. Moonbats soaked in post-communism and a surreal coalition of wannabe rivolutionaries, conspiracy mongers and assorted fringe humanity, posing as agents for a real democracy in a movement which is ruled with an iron fist by a charismatic leader.

And in the mess hardcore catholics are regaining power and slowly, covertly (but not even too much) influencing institutions at all levels.

Ok, I am giving the extra-short version of it all, but really, why spend more words? On phenomena that people unfamiliar with Italian politics and society are almost unable to understand in any case?

Anyway, in all that political archeology and madness there is next to nothing that can be saved. It's not even a less-worse choice. It's different grades of fecal matter of pretty much the same depth, and they're all mixing up in a tsunami wave of mottled brown.

There is only one party worth voting, in my opinion. They ain't perfect but at least propose a decently (classic) liberal program with some ideas that could improve something. Of course, projections put them at around 4% these days, go figure. Italy ain't a country for liberals.

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09/01/13

La Logica della Perdita

Un'obiezione che si sente di frequente, specie quando si tratta di affidare servizi pubblici, e' che i privati seguono la "logica del profitto". Come fosse una cosa orribile, ed un argomento che da solo basta a chiudere la discussione.

Ora, io saro' un bastardo turboliberista, ma non vedo cosa ci sia di male nel voler ricavare un profitto dal proprio lavoro. Lo so, anche la maggior parte di quelli che sono contro la "logica del profitto" diranno che si, e' legittimo voler profittare del proprio lavoro, a patto che le condizioni X, Y, Z siano soddisfatte. In pratica, nessuno che sia troppo ricco, o che faccia l'attivita' sbagliata o che voti il partito sbagliato, puo' legittimamente trarre profitto dal proprio lavoro.

Ma non perdiamo il filo. Se non colla logica del profitto, come si puo' gestire un'attivita'?
Si puo' gestire colla logica del mettere al primo posto il bene/servizio che l'attivita' e' nata per fornire.

A volte chi contesta la logica del profitto ha pure ragione, sia pure accidentalmente: se il profitto diventa il fattore principale nella gestione di un'attivita', si puo' arrivare al punto di trascurare il bene/servizio che dovrebbe essere fornito.

Nel caso dei servizi pubblici, secondo me e' accettabile chiedere che il servizio abbia priorita' rispetto al profitto. Ma non che il profitto venga disprezzato.

Pero', molte aziende pubbliche e semi-pubbliche non sono gestite secondo alcuna delle logiche che ho elencato. La gestione di troppe aziende di servizi e' del tipo "riempiamola di parenti, amici, nani puttane e ballerine anche se incompetenti come capre, e chissenefrega se la gestiranno ad minchiam, qualcosa ci inventeremo per far quadrare i conti".

Cosi' si hanno servizi scadenti - specialmente se rapportati alle risorse spese - e bilanci catastrofici e tutta una serie di trucchi per ripianarli: trasferimenti dallo stato centrale (difficili, ormai) maggiori tasse; spostamenti di fondi interni; trucchi contabili ed il buon vecchio scavare un buco per riempirne un altro. Tanto riempire l'ultimo buco sara un Problema Altrui.

E cosi' abbiamo la situazione... italiana attuale. Non serve dire molto altro.

Io non sostengo certo che gestire tutto colla logica del profitto avrebbe fatto miracoli, ma probabilmente avrebbe evitato questo sfacelo. O almeno, una logica del pareggio? Che le aziende pubbliche e semi-pubbliche non diventino buchi neri di denaro ma facciano pari?

Invece no, pur di evitare la "logica del profitto" si passa direttamente a quella della perdita. Ed ora anche i cittadini italiani che non pensano in questo modo si prendono la logica della perdita fra capo e collo.

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04/01/13

On the Evasivness of This and That

It's been some time since I last wrote a post in English.

I am a bit burnt out (as somebody said, back in the days blogging was new and fun. For a kind of veteran like me, it's not so fun anymore), and everywhere I look there seems to be some sea of shit rapidly rising in level. Not good for optimism.

Add to that the scarce feedback from my english-speaking readers, and you see why I don't have much enthusiasm.

I prefer to concentrate on Italian posts, and even that is strange because I am living and working abroad and my connection to Italy feels weaker than it was. But there it is, love it or leave it.

What I can tell is that I appreciated The Hobbit. Yes, it is rather overlong and in places overdone, but it left me wanting for more, and that's a sign of a movie that worked for me.
The truth is, I always found the Elven scenes (the ones with Arwen) in LOTR to be quite boring and distracting, while The Hobbit does not have long Elven moments. And being a fan (but not a crazy one) of Tolkien, I only appreciate the inclusion of material from other works of his.

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